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SM.POSSO.IT - SCLEROSI MULTIPLA: SCLEROSI MULTIPLA E ADOZIONE
15/10/2021 10:00

Il Dott. Luigi Lavorgna ha pubblicato uno studio sul tema delle adozioni in relazione a pazienti e a coppie affette da sclerosi multipla. E’ possibile, infatti, che per altri motivi indipendenti dalla malattia si debba affrontare il problema della sterilità. Novantadue coppie su trecentoquarantotto intervistate hanno considerato l’adozione come una soluzione concreta. Fra queste il dott. Lavorgna racconta l’esperienza di incontro con una coppia in particolare che aveva deciso di adottare per una vera e propria scelta non collegata in alcun modo alla malattia.  Questo studio evidenzia che la scelta di adozione delle coppie con sclerosi multipla è, in percentuale, la stessa della popolazione generale. 

Dott. Immovilli come commenta i risultati di questa pubblicazione?

In letteratura scientifica questo è uno dei primissimi studi che si occupa di questo argomento. Questa ricerca evidenzia che un paziente su quattro ha considerato di adottare e circa l’1,5% della corte presa a campione ha effettuato un’adozione. 

Quando capita che una coppia con SM si trovi davanti a problemi di infertilità che esulano dalla malattia, inizia un percorso di procreazione medicalmente assistita. Quando la PMA non va bene e si sceglie l’adozione le persone affette da sclerosi multipla si trovano davanti a una difficoltà in più. Sappiamo infatti che per un’adozione quello che viene privilegiato dal punto di vista del diritto è naturalmente quello del bambino a trovare una famiglia. Ancora oggi, a volte, la SM viene valutata in modo scorretto come una difficoltà nello svolgimento del ruolo di padre o di madre. Abbiamo invece tantissimi dati che ci danno ragione sia dal punto di vista del rischio di disabilità che è molto basso, sia dal punto di vista di capacità affettiva: i nostri pazienti sono persone perfettamente in grado di essere genitori.  Anzi, forse in alcuni casi le persone affette da SM sviluppano delle abilità maggiori dal punto di vista affettivo. Tuttavia accade ancora oggi che queste coppie che intraprendono il percorso dell’adozione sono oggetto di diffidenza da parte degli esaminatori. Questi comportamenti non hanno ragione più di esistere.