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SM.POSSO.IT - SCLEROSI MULTIPLA: MEDICINA DI GENERE E GRAVIDANZA
11/06/2021 12:00

Il Dott. Luigi Lavorgna, Neurologo Aou Università “Luigi Vanvitelli” e coordinatore Gruppo Studio Digitale SIN, si confronta sul tema ”Medicina di genere e Sclerosi Multipla” con la Dott.ssa Lorena Lorefice, Neurologo del Centro Regionale per la Diagnosi e Cura della Sclerosi Multipla, PO Binaghi Università degli Studi di Cagliari - ATS Sardegna. 

Ci parla di questo approccio e della gestione del vostro centro? Come seguite una donna giovane, a cui fate una diagnosi di Sclerosi Multipla, durante il corso della sua vita?

Questo è uno dei punti centrali della medicina di genere. Un approccio sempre più moderno, che usa uno sguardo particolare volto a cogliere una serie di aspetti biologici. Così da comprendere perché sono soprattutto interessate le donne e per permetterci di dare risposte specifiche nell'ottica di una medicina centrata sulla paziente. Esse, fin dal momento precoce della diagnosi, chiedono e meritano una serie di informazioni che richiedono spazio fisico del nostro ambulatorio e spazio virtuale, con il quale ci confrontiamo con loro. Le domande che più frequentemente ci vengono poste sono quelle inerenti alla genetica della malattia, alla fertilità e alla gravidanza. Tutti quesiti che vanno trattati con una certa accuratezza e che esigono risposte molto specifiche.

Difatti è importante l’efficacia della comunicazione senza lasciare dubbi che potrebbero condizionare in negativo le scelte di vita delle nostre pazienti.

In merito alla genetica, bisogna chiarire che la SM non è una malattia a certa trasmissione verticale, ma entrano in gioco tantissimi fattori, che se combinati in modo sfavorevole possono determinarla. Questo deve essere un messaggio rassicurante per le nostre pazienti, che potranno affacciarsi al mondo della genitorialità senza paura. 

A questo proposito,  ci parli della progettualità: quando una donna con SM ha voglia di mettere su famiglia, come l’accompagnate? 

Innanzitutto parliamo con la donna interessata. Vediamo se può essere il momento giusto. In seguito si affronta il discorso delle terapie. Oggigiorno va detto che i farmaci sono sicuri durante il concepimento. La donna grazie a questi è capace di proteggersi dalla malattia senza avere pressioni psicologiche. Una cosa importante è farlo insieme, con la condivisione reciproca di tutti i punti di vista. Anche da parte del neurologo.  

Il percorso della gravidanza porta all'attenzione tutta una serie di timori, come quello della fragilità. E' importante nella fase di concepimento e fondamentale durante la fase di gravidanza dare informazioni. La gravidanza diventa un momento ideale per la paziente. Attraverso il cambiamento ormonale l'espressione della malattia entra in uno stato di quiete. Diventa un’autoterapia, e la paziente inizia a formare un immunoprotezione spontanea.